UAE Team Emirates, Fabio Aru: “Non è facile, sarei ipocrita a dire che non penso al fatto di non avere contratto per il 2021”

Lo stop causato dal coronavirus può avere effetti importanti sulla carriera di Fabio Aru. Il corridore sardo aveva cerchiato questa stagione come quella del suo rilancio, dopo che nei suoi due anni di contratto con la UAE Team Emirates le sue prestazioni sportive sono state decisamente deludenti, anche a causa dei tanti problemi fisici. Se la scorsa stagione è stata fortemente condizionata dall’intervento all’arteria iliaca di inizio aprile, il 2020 doveva essere l’anno del rilancio. Lo scalatore per di più non ha un contratto per l’anno prossimo, e non sarà semplice per lui trovare una nuova sistemazione alle sue condizioni economiche.

Il vincitore della Vuelta a España 2015 ha dichiarato al Corriere dello Sport: “Sarei un ipocrita a dire che non penso al fatto di essere senza contratto per la prossima stagione. Arrivo da due stagioni molto negative, e in questa non so se avrò modo di correre, di tornare quello che ero. Non è facile. D’altra parte confesso che non ne faccio un’ossessione, è qualcosa che non dipende da me, è inutile perderci la testa, cerco di vivere questo momento con serenità. Per fortuna per ora il taglio degli stipendi è una cosa che non ci riguarda, anzi la UAE ci è stata molto vicina. Ma non vivo in un altro mondo: non mi stupirei se in assenza di corse gli sponsor pensassero a difendersi. Mi auguro che anche questo possa risolversi quando si tornerà alla normalità, me lo auguro per tutto il movimento”.

Aru ha poi parlato della possibilità di partecipare alla Grande Boucle, inizialmente suo obiettivo stagionale: “Non so come si possa correre il Tour de France. Il ciclismo è uno sport molto globale, nelle squadre c’è gente di tanti Paesi diversi. Ammesso che si riesca a organizzare una corsa, chi potrà spostarsi in sicurezza? Chi potrà andare in Francia?. L’ipotesi delle porte chiuse sarebbe il danno minore, immagino. Anche se il ciclismo senza pubblico non è ciclismo. Perde tutto il suo bello“.

Il sardo ha infine spiegato i propri allenamenti attuali: “Quando sono tornato dalla Colombia non ero al 100% della forma, ma al 95 sì. Ora sarò al 70-75, e dovrò mantenermi così. Poi quando sapremo che si ricomincia, servirà almeno un mese di preavviso, un mese per allenarsi a fondo. Da più di dieci giorni mi alleno sui rulli, anche se non mi piace, non riesco a fare più un’ora e mezzo al mattino e altrettanto il pomeriggio. Poi esercizi, addominali, squat. Mi arrangio, non ho né palestra né giardino. Diciamo che è come se fosse novembre“.

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